«La bellezza è l’ultima parola che l’intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare, quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene e il loro indissolubile rapporto... Chi al suo nome increspa le labbra al sorriso, giudicandola come il ninnolo esotico di un passato borghese, di costui si può essere sicuri che, segretamente o apertamente, non è più capace di pregare e, presto, nemmeno di amare» (H.U. von Balthasar, Gloria)
La pittura del cattolicesimo popolare nella Francia del XIX secolo: una testimonianza spirituale
Scritto il 10/05/2025