2025-07-07 - Commento di Lunedì

In te saranno benedette tutte le nazioni... ||| Iniziamo il nostro commento di oggi dalla prima lettura. In queste settimane stiamo leggendo il libro della Genesi. Giacobbe, dopo aver ricevuto la benedizione del padre Isacco, deve fuggire dinanzi alla furia e alle minacce del fratello Esaù, che ne è stato privato. Nella fuga verso Carran, verso l’Oriente da cui era venuto il nonno Abramo, durante una sosta notturna prende sonno e vede la famosa scala sulla quale gli angeli scendono e salgono. Qui Dio si fa a lui presente e gli promette che quella terra su cui riposa gli sarà data come eredità, e che nel suo nome saranno benedette tutte le nazioni. La promessa fatta ad Abramo viene così riaffermata. Il “benedetto” per eccellenza della stirpe di Abramo e discendente di Giacobbe è Gesù, che diventa “benedizione” per quanti accolgono con fede il suo insegnamento, come oggi ce lo presenta la pericope del Vangelo tratta da Matteo. Egli è benedizione per la povera donna che soffre di emorragia: la sua fede nella potenza risanatrice del Signore Gesù le dona la guarigione. È benedizione per la famiglia di uno dei capi dei Giudei, la cui figlia giace morta in casa: a lei Gesù ridona la vita. Egli è fonte di benedizione per tutti noi che a lui ci affidiamo, ma ci viene chiesta una fede forte, come quella della donna malata: “Se riesco anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. Signore, noi non solo tocchiamo il tuo Corpo e beviamo il tuo Sangue, ma ci nutriamo di te nell’Eucaristia… Eppure ci sentiamo malati… forse perché ancora ci crediamo poco. Invochiamo allora: risanaci dalle nostre infermità!