Keir Starmer, con il suo laburismo centrista alla Tony Blair, fatica a tenere insieme sforzo militare e tutela della popolazione debole, riavvicinamento all’Europa senza lasciare spazio alla destra populista interna. Deve tenere i conti in ordine mentre l’economia frena e i margini di investimento vanno tutti alla spesa militare, dove il Regno Unito rivendica un ruolo di primo piano.
Il consenso interno cala dopo solo un anno di gestione del governo che aveva visto la sinistra riprendere il timone.
Negli ultimi sondaggi il gradimento sarebbe sceso al 20% circa. Apparentemente forte all’esterno, vistosamente debole all’interno. Non è l’unico in Europa. La Brexit, a nove anni dal referendum, non ha portato ricchezza. L’attesa è per una crescita economica dell’1% a fronte di un’inflazione superiore al 3%. Ma non si può neanche cancellare tutto e riattraversare la Manica perché nei sondaggi è forte Reform UK, cioè la destra filo-trumpiana di Nigel Farage che sarebbe ora il primo partito nell’opinione pubblica e si prepara al successo nel 2029. Pur divisi, i conservatori cercano di contrastare il governo e sull’altro fronte una parte del Labour non segue la politica di Downing Street. Lo si è visto bene nei giorni scorsi quando Starmer ha rinunciato ad alcuni passaggi della sua manovra “lacrime e sangue” pur di riconquistare voti nel suo schieramento.
Lacrime vere anche per chi ha dovuto annunciare il piano di tagli al welfare a vantaggio del warfare (conflitto), riduzioni del sostegno alle fasce più deboli pur di ricostruire margini da investire altrove.
La cancelliera dello Scacchiere (il ministro delle Finanze) Rachel Reeves, con il pianto alla Camera dei Comuni, ha reso evidente la difficoltà di tenere insieme esigenze opposte quando i soldi non bastano. Pur smussata negli angoli più acuti, la manovra di bilancio è passata senza l’approvazione di 49 parlamentari di sinistra. Starmer non ha assicurato che Reeves rimarrà al suo posto per tutta la legislatura. I grandi investitori intuiscono una crisi politica e reagiscono a loro modo: vendono sterline per comprare altre valute. Vendono titoli di Stato del Regno Unito per comprare altro.
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